DISTURBI PSICHIATRICI E PROBLEMATICHE AFFETTIVE
Troviamo diverse analogie fra alcune delle problematiche trattate dal sito e i disturbi diagnosticati dal DSM-IV-TR (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano.). Riporto le varie categorie diagnostiche interessate, a mio parere, al solo scopo informativo e non certo per volere “patologicizzare” le problematiche affettive e relazionali
DISTURBO D’ANSIA DI SEPARAZIONE
I criteri diagnostici per il Disturbo d’Ansia di Separazione sono i seguenti:
Ansia inappropriata rispetto al livello di sviluppo ed eccessiva che riguarda la separazione da casa o da coloro a cui il soggetto è attaccato, come evidenziato da tre (o più) dei seguenti elementi:
- malessere eccessivo ricorrente quando avviene la separazione da casa o dai principali personaggi di attaccamento o quando essa è anticipata col pensiero
- persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita dei principali personaggi di attaccamento, o alla possibilità che accada loro qualche cosa di dannoso
- persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento spiacevole e imprevisto comporti separazione dai principali personaggi di attaccamento (per es., essere smarrito o essere rapito)
- persistente riluttanza o rifiuto di andare a scuola o altrove per la paura della separazione
- persistente ed eccessiva paura o riluttanza a stare solo o senza i principali personaggi di attaccamento a casa, oppure senza adulti significativi in altri ambienti
- persistente riluttanza o rifiuto di andare a dormire senza avere vicino uno dei personaggi principali di attaccamento o di dormire fuori casa
- ripetuti incubi sul tema della separazione
- ripetute lamentele di sintomi fisici (per es., mal di testa, dolori di stomaco, nausea o vomito) quando avviene od è anticipata col pensiero la separazione dai principali personaggi di attaccamento.
- La durata dell’anomalia è di almeno 4 settimane.
- L’esordio è prima dei 18 anni.
- L’anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre importanti aree del funzionamento.
- L’anomalia non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, di Schizofrenia, o di un altro Disturbo Psicotico e, negli adolescenti e negli adulti, non è meglio attribuibile ad un Disturbo di Panico con Agorafobia
DISTURBO DELIRANTE
Nella sezione del disturbo delirante troviamo, secondo il DSM IV, i seguenti disturbi
A Deliri non bizzarri (cioè, concernenti situazioniche ricorrono nella vita reale, come essere inseguito, avvelenato, infettato, amato a distanza, tradito dal coniuge o dall’amante, o di avere una malattia) che durano almeno un mese.
- Il Criterio A per la Schizofrenia non è risultato soddisfatto.
Nota: Nel Disturbo Delirante possono essere presenti allucinazioni tattili o olfattive se sono correlate al tema delirante. - Il funzionamento, a parte per quanto consegue al(ai) delirio(i), non risulta compromesso in modo rilevante, e il comportamento non è eccessivamente stravagante o bizzarro.
- Se gli episodi di alterazione dell’umore si sono verificati in concomitanza ai deliri, la loro durata totale è stata breve relativamente alla durata dei periodi deliranti.
- Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco), o a una condizione medica generale.
Il tipo di Disturbo Delirante è definito in base al tema delirante prevalente:
- Tipo Erotomanico: convinzione delirante che un’altra persona, generalmente di rango superiore, sia innamorata del soggetto.
- Tipo di Grandezza: convinzione delirante del soggetto di avere un esagerato valore, potere, conoscenze, o una speciale identità, o una speciale relazione con una divinità o con una persona famosa.
- Tipo di Gelosia: convinzione delirante del soggetto che il proprio partner sessuale sia infedele.
- Tipo di Persecuzione: convinzione delirante del soggetto di essere in qualche modo trattato male (lui stesso o qualche persona intima).
- Tipo Somatico: convinzione delirante del soggetto di avere un qualche difetto fisico o malattia.
- Tipo Misto: convinzioni deliranti caratteristiche di più di uno dei tipi sopra menzionati, ma senza prevalenza di alcun tema.
- Tipo Non Specificato.
DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITÀ
I criteri diagnostici per questo tipo di disturbo sono i seguenti:
A Una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che compare nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
- ha difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza richiedere una eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni
- ha bisogno che altri si assumano le responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita
- ha difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri per il timore di perdere supporto o approvazione.
Nota:Non includere timori realistici di punizioni - ha difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per una mancanza di fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità piuttosto che per mancanza di motivazione o di energia)
- può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri, fino al punto di offrirsi per compiti spiacevoli
- si sente a disagio o indifeso quando è solo per timori esagerati di essere incapace di provvedere a se stesso
- quando termina una relazione stretta, ricerca urgentemente un’altra relazione come fonte di accudimento e di supporto
- si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a provvedere a se stesso.
DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ
I criteri diagnostici per questo tipo di disturbo sono i seguenti:
A Una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
- sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono.
Nota:Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5. - un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.
- alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili.
- impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto, quali spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate).
Nota:Non includere i comportamenti suicidari o automutilanti considerati nel Criterio 5. - ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante.
- instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (per es., episodica intensa disforia, irritabilità o ansia, che di solito durano poche ore, e soltanto raramente più di pochi giorni).
- sentimenti cronici di vuoto.
- rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (per es., frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).
- ideazione paranoide, o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.
DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITÀ
I criteri diagnostici per questo tipo di disturbo sono i seguenti:
A Un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
- ha un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere notato come superiore senza una adeguata motivazione)
- è assorbito da fantasie di illimitati successo, potere, fascino, bellezza, e di amore ideale
- crede di essere “speciale” e unico, e di dover frequentare e poter essere capito solo da altre persone (o istituzioni) speciali o di classe elevata
- richiede eccessiva ammirazione
- ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, cioè, la irragionevole aspettativa di trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative
- sfruttamento interpersonale, cioè, si approfitta degli altri per i propri scopi
- manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri
- è spesso invidioso degli altri, o crede che gli altri lo invidino
mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
Psicologo, Psicoterapeuta
Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)
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