L’ANDAMENTO DELLA PASSIONE NELLE RELAZIONI
La forza delle passioni umane che si trovano in noi viene ad essere assai violenta, se la si respinge del tutto. Se invece la si guida ad un’attività moderata e non oltre ciò che è opportuno, provoca una gioia misurata, viene soddisfatta, e a questo punto, diventa pura, cessa con la persuasione e non a forza.
(Aristotele)
La passione segue un percorso tipico tipico nelle relazioni.
Ad un esplosione e rapido sviluppo all’inizio della relazione, segue un andamento decrescente che rende il partner meno interessante dell’inizio. Quando si è instaurata l’abitudine-assuefazione, anche dosi crescenti dell’altro in termini di tempi e spazi non permettono di vivere la passione con la stessa intensità iniziale. Unica eccezione è se dovesse accadere di perdere il partner. In quest’ultimo caso, al pari della rinuncia ad una sostanza stupefacente, si vive una sindrome d’astinenza (depressione, agitazione, stanchezza, rabbia) che porta a desiderare il partner perduto, non più come ricerca di un piacere, ma come evitamento di un dolore.
Se si recupera il partner cessa lo stato di dolore e segue un periodo di passione-piacere ma diverso in termini di intensità e contenuto rispetto al periodo di passione iniziale.
Quando due persone sono sotto l’influenza della più violenta, della più folle, della più illusoria, e della più transitoria delle passioni, viene loro richiesto di giurare che rimarranno continuamente in quella condizione eccitata, anormale e logorante, finché morte non li separi.
(George Bernard Shaw)
Dott. Roberto Cavaliere Psicologo, Psicoterapeuta
Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)
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