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ADDIO VIA SMS

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Dal cellulare alle email, dilaga l’uso della tecnologia per comunicare la fine di una relazione. La ricerca di un sito britannico
Due parole secche: “Ti lascio”. E’ sempre un dramma sentirsele dire come termine di una relazione . Peggio ancora doverle leggere sul display di un cellullare o sullo schermo del pc.
Già, perché sembra stia diventando sempre più diffusa la pratica di scaricare la propria metà via sms o email .
Un sondaggio condotto da moneysupermarket.com mostra che almeno una persona su sette ha vissuto l’esperienza provata da Kevin Federline , l’ex marito di Britney Spears, il quale ha saputo da terzi della causa di separazione inoltrata dalla pepata mogliettina, mentre era impegnato nella registrazione di uno show.
Il sondaggio ha mostrato che il 15 percento delle 2.194 persone sentite ha subito la triste sorte di leggere il fatidico “Tra noi è finita” via sms o posta elettronica. Ma ci sono forse segnali di redenzione da patologia tecnologica: un quarto del campione nella fascia tra i 18 e i 24 anni – molto sensibile al fascino della tecnologia – ammette che, se si presentasse il caso, sceglierebbe una più tradizionale lettera cartacea . Della volontà di dirlo di persona non vi è tuttavia traccia.
Certo, il sistema può sembrare alquanto vigliacco , ma è sempre meglio di quanto fa il quattro percento del campione intervistato, che per terminare una storia d’amore semplicemente ha confessato di tagliare ogni comunicazione senza più dare notizia di sé.
“La maggior parte di noi spedisce mail o sms – dice Rob Barnes di moneysupermarket.com – quindi non cè da sorprendersi se molti usano questi strumenti anche per comunicazioni di questo genere, per quanto sia sgradevole”.
La pratica sembrerebbe inoltre investire tutte le culture e le latitudini. Di recente in Egitto, una donna ha chiesto chiarimenti ad un tribunale riguardo la validità legale della dichiarazione di divorzio ricevuta da suo marito tramite sms. La donna, Iqbal Abul Nasr , un’ingegnere del Cairo, aveva perso una telefonata da parte del coniuge e poco dopo ha letto sul suo telefono cellulare: “Divorzio da te perché non hai risposto a tuo marito”.
Certo, in questo caso bisogna considerare che in linea con la sharia , la legge islamica, non è necessario che gli uomini vadano in tribunale per presentare istanza di divorzio. Qualora la corte dichiarasse legittima la richiesta, si tratterebbe del primo caso mondiale di divorzio tramite sms. Ma non sembra che la cosa sia destinata a ripetersi. Il caso infatti ha scatenato sconcerto nel mondo musulmano e alcuni paesi, come la Malesia , hanno abolito la pratica. Articolo tratto da ALICE Notizie (www.alice.it)

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it