DIFFERENZE FRA AMICIZIA ED AMORE
Per delineare le differenze fra un’amicizia ed un amore riporto le riflessioni di Jean de la Bruyère (1645-1696) tratte dal suo libro I caratteri. Seppur scritte nel lontano 1688 sono ancora oggi attuali e significativi.
Dott. Roberto Cavaliere
L’amicizia fra persone di sesso diverso può durare, mantenenendosi anche immune da qualsiasi indelicatezza. La donna tuttavia considera sempre l’uomo come un uomo; e analogamente l’uomo considera la donna come una donna. Questa relazione non è né passione, ne pura amicizia: costituisce una categoria a sé.
L’amore nasce improvviso, senza riflessione alcuna, per istinto o fragilità: un bel lineamento ci conquista, ci determina. L’amicizia, invece, si forma a poco a poco, col tempo, con la frequentazione, con un lungo scambio.
Quanta intelligenza, quanta bontà di cuore, quanto attaccamento, quanti servigi e quanta compiacenza , fra amici, per fare in parecchi anni ben meno di quanto ottenga talvolta in un istante un bel viso o una bella mano !
Il tempo, che rafforza le amicizie, indebolisce l’amore.
Finché dura, l’amore si alimenta di se stesso, e talvolta di cose che sembrano doverlo spegnere: capricci, crudezze, lontananza, gelosia. L’amicizia invece ha bisogno d’aiuto: si esaurisce per mancanza di attenzioni, di fiducia e di compiacenza.
E’ più comune vedere un amore estremo che una perfetta amicizia.
Amore e amicizia si escludono vicendevolmente.
Chi ha vissuto un grande amore, trascura l’amicizia; e chi s’è consumato nell’amicizia, non ha fatto ancor nulla per l’amore.
Nulla è più simile a una viva amicizia di quei legami che l’interesse del nostro amore ci fa coltivare.
In amore, per permalosi che si sia, si perdonano più colpe che nell’amicizia.
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L’amore è come un roseto selvaggio,
l’amicizia come un agrifoglio.
L’agrifoglio è chiuso quando il roseto fiorisce
ma quale dei due sboccerà più volte?
Il roseto è dolce in primavera,
i suoi boccioli estivi profumano l’aria;
ma aspetta che l’inverno venga ancora
chi loderà la bellezza del rovo?
Allora disprezza il roseto adesso
e copriti con lo splendore dell’agrifoglio,
così quando dicembre avvizzirà le tue ciglia
lui potrà ancora lasciarti una ghirlanda verde.
Emily Bronte
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Riflessione di Gibran
Il vostro amico è la vostra esigenza soddisfatta.
E’ il campo che seminate con più amore e che mietete con riconoscenza.
E’ la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché da lui vi recate per la vostra fame, è lui che ricercate per la vostra pace.
Quando l’amico vi apre la sua mente, non abbiate timore di dire “no” nella vostra propria mente, né trattenere il vostro “sì”.
E quando egli tace, il vostro cuore non smette di ascoltare il suo cuore:
Poiché, nell’amicizia, pensieri, desideri, attese, tutto nasce ed è condiviso senza parole, con una gioia priva di plauso.
Se vi separate dall’amico, non rattristatevi;
Poiché ciò che maggiormente amate in lui può meglio risplendere nell’assenza, così come una vetta appare allo scalatore più chiara dalla pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro proposito che l’approfondimento dell’animo.
Poiché l’amore che cerca, che non sia lo schiudersi del suo proprio mistero, non è amore ma una rete lanciata a caso: nella quale si afferra solo ciò che è vano.
E sia per l’amico la parte migliore di voi.
Se egli dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche il flusso.
Poiché quale amico è questo vostro che dobbiate cercarlo in un tempo in cui si uccide?
Cercatelo sempre in un tempo in cui si vive.
Poiché a lui tocca colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E nella dolcezza dell’amicizia fate che vi siano il riso e la partecipazione ai piaceri.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore scopre il suo mattino e ne è ristorato…
Psicologo, Psicoterapeuta
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