E’ ALLARME PER IL SESSO ONLINE
Sondaggio del tabloid «Sun»: un inglese su tre ha iniziato una relazione via web. E Second-life «rovina» le famiglie
E proprio la rete è galeotta per un inglese su tre, che ha confessato di aver iniziato una relazione a sfondo sessuale grazie al web, mentre il 10% ha ammesso di essere andato a letto con almeno 11 partner incontrati online. Non solo. Un quarto degli intervistati ha pure confidato di usare internet alle spalle dei rispettivi compagni e addirittura l’80% non si è fatto problemi nel raccontare di visitare regolarmente siti pornografici, con le donne in leggera maggioranza per quanto riguarda il porno soft, mentre se parliamo di hardcore, qui i maschietti sono in netto vantaggio, con tre su quattro assolutamente «dipendenti» da questo tipo di visioni a luci rosse. Ovviamente, senza che in casa nessuno sospetti nulla, anche se un uomo su tre ammette di essere un «sex addict» della rete, mentre se parliamo di under-19, il dato supera addirittura il 50%, con conseguente distruzione della vita sociale ed affettiva.
QUADRO ALLARMANTE – Insomma, per stessa ammissione del giornale londinese, il quadro che se ne ricava è decisamente allarmante, sebbene figlio dei tempi, visto che negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento radicale nel modo di condurre le relazioni, con i cellulari (leggi sms ed mms) e la rete che hanno sostituito le precedenti forme di comunicazione e permesso una maggiore spregiudicatezza, avallata anche dall’anonimato (almeno nel caso del web). «Si è trattato di un cambiamento sociale mai visto prima – si legge sul tabloid – per questo l’educazione sessuale dei giorni nostri deve includere necessariamente anche le regole per il sesso sicuro su internet e i consigli per aiutare quanti sono affetti da tale dipendenza a stare lontani dalle emozioni facili del web, per concentrarsi sulla vita reale, spostando l’attenzione sulle loro relazioni sentimentali»..
ACCUSE A SECOND-LIFE – A dimostrazione di quanto pericolosa possa essere la rete per la vita sessuale, il giornale pubblica la testimonianza di Catherine Shilton, una quarantasettenne di Wellingborough la cui vita familiare è stata completamente distrutta dalla scoperta che il compagno aveva una doppia vita su «Second Life». «Era ossessionato da una donna americana incontrata nel mondo virtuale e stava inchiodato al computer per ore. Hanno iniziato a fare “cyber-sex” e lui si vantava con lei di quanto bravo fosse a letto. Quattro mesi più tardi, ha prenotato un aereo per andarla a trovare. A quel punto, gli ho detto che era tutto finito. “Second Life” ha rovinato una storia d’amore di dieci anni e tolto un padre a un bambino di cinque». La noia e il brivido della trasgressione sono state, invece, la molla che ha spinto il 35enne londinese Jason McClain a «surfare» sui siti porno. Peccato che la cosa gli abbia poi preso la mano, tanto da trasformarlo, per sua stessa ammissione, in un «porn addict».
VERA MALATTIA – «L’emozione che mi dava la visione di quelle immagini esplicitamente sessuali mi permetteva di evadere dalla monotonia della mia vita ed ero capace di restare persino due o tre ore di fila con lo sguardo fisso sul monitor, in uno stato di quasi trance. Quando ho realizzato che ero diventato un dipendente dal sesso, ho anche capito che era arrivato il momento di farla finita e mi sono dato da fare per superare la mia condizione. Ci sono riuscito perché non ero in uno stadio avanzato, ma questa storia mi ha insegnato che questo tipo di dipendenza deve essere trattata alla stregua di un problema di alcool, fumo o droga».
STORIE A LIETO FINE – Fortunatamente, però, la rete non viene vista solo come una peccaminosa dispensatrice di vizi, ma in qualche caso può davvero aiutare a dare una sterzata positiva a una vita sessuale altrimenti piatta e monotona (lo credono 4 intervistati su 5), mentre sono sempre di più quelli che hanno trovato l’amore grazie a unsito di appuntamenti online. Un esempio su tutti, quello di Sarah e Richard. Lei, mamma single 28enne e lui professore di computer 31enne, si sono incontrati online e dopo tre anni di fidanzamento, dal 2006 sono marito e moglie e, giurano, che non potrebbero essere più felici di così.
Psicologo, Psicoterapeuta
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