CODICE D’AMORE DEL DODICESIMO SECOLO
Codice d’amore del dodicesimo secolo
I – Allegare il matrimonio non è scusa legittima contro l’amore.
II – Chi non sa nascondere non sa amare.
III – Nessuno può darsi a due amori.
IV – L’amore può essere crescente o diminuire.
V – Quel che un amante prende all’altro per forza, non ha alcun sapore.
VI – Il maschio in generale ama solo nella piena pubertà.
VII – È prescritta all’uno degli amanti una vedovanza di due anni per la morte dell’altro.
VIII – Nessuno può essere privato del suo diritto in amore senza una ragione più che sufficiente.
IX – Nessuno può amare se non è spinto dalla persuasione d’amore (dalla speranza d’essere amato).
X – L’amore è d’ordinario cacciato di casa dall’avarizia.
XI – Non è lecito amare quella che ci si vergognerebbe di desiderare in matrimonio.
XII – Il vero amore non desidera altre carezze da quelle dell’amata.
XIII – Amore divulgato raramente dura.
XIV – Il successo troppo facile toglie presto all’amore il suo fascino: gli ostacoli ne aumentano il valore.
XV – Chiunque ama impallidisce dinanzi alla persona amata.
XVI – Al vedere improvvisamente la persona amata si trema.
XVII – Nuovo amore caccia l’antico.
XVIII – Solo il merito fa degni d’amore.
XIX – L’amore che si spegne cade rapidamente, e raramente si riaccende.
XX – L’innamorato è sempre timoroso.
XXI – La vera gelosia aumenta il sentimento d’amore.
XXII – Il sospetto, e la gelosia che ne deriva, accrescono il sentimento d’amore.
XXIII – Poco dorme e poco mangia chi è assillato da pensieri d’amore.
XXIV – Ogni azione dell’amante si compie col pensare all’amato.
XXV – Nulla piace all’amore vero all’infuori di ciò che sa piacevole all’amato.
XXVI – L’amore non può rifiutar nulla all’amore.
XXVII – L’amante non è mai sazio del godimento dell’amato.
XXVIII – Una semplice presunzione fa che l’amante sospetti cose sinistre dell’amato.
XXIX – L’abitudine eccessiva al piacere impedisce la nascita dell’amore.
XXX – Una persona che ama è occupata dall’immagine dell’amato continuamente e senza interruzione.
XXXI – Nulla impedisce che una donna sia amata da due uomini, e un uomo da due donne.
Stendhal, tratto da André il cappellano, 1176
Psicologo, Psicoterapeuta
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