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QUAL’E’ LA “LETTERA” DELLA VOSTRA RELAZIONE ?

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Lo studioso Gugliemo Gulotta, nel libro “Commedie e drammi nel matrimonio” edito da Feltrinelli, propone una classificazione del matrimonio, o delle relazioni in generale, siglando con le lettere dell’alfabeto A, H, O, S, V, X, Y, I

  • La relazione “A” è quella che inizia con una certa distanza tra i partner (ad esempio una relazione d’interesse) ma pian piano si sono avvicinati grazie ad un vincolo comune (il trattino della A) come un figlio o un progetto o interesse forte in comune.
  • Nella relazione “H” la situazione iniziale è come quella della relazione A ma nonostante il subentrare di un tratto in comune, la distanza tra loro permane.
  • La relazione “O” caratterizza una relazione dove i partner si rincorrono senza mai incontrarsi, girando a vuoto.
    Nella relazione “S” i partner cercano di adattarsi l’un l’altro ma non riescono ad avere una situazione migliori di quella di partenza.
  • La relazione “V” caratterizza una relazione che parte con una fusione iniziale ma poi aumenta la distanza.
  • Nella relazione “Y” la situazione è la stessa della relazione “V” ma la fusione iniziale dura di più.
  • Nella relazione “X” il primo periodo corrisponde a quello del matrimonio “A”, ma dopo un periodo di riunione i partner si allontanano di nuovo.
  • Nella relazione “I” si procede bene dall’inizio alla fine.

Provate ad individuare qual’è la lettera della vostra relazione e discutetene col partner.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST: TI PERDONO

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TI PERDONO : QUALE DEI DUE SIGNIFICATI LEGGETE PER PRIMA ?

Se avete letto per prima il significato del “perdonare” probabilmente siete più predisposti al perdono nel conflitto relazionale o affettivo.

Se avete letto per prima il significato del “perdere” probabilmente siete più predisposti ad andare via nel conflitto relazionale o affettivo.

RIFLESSIONI SUL PERDONO

Perdona, non perché loro meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace.
(Anonimo)

 

Volete essere felici per un istante? Vendicatevi! Volete essere felici per sempre? Perdonate!
(Henri Lacordaire)

 

Ferire qualcuno che sai ti perdonerà è la cosa più scorretta di tutte.
(Robert Brault)

 

Decidi di perdonare: perché il risentimento è negativo; il risentimento è velenoso; il risentimento diminuisce e divora l’ego.
(Robert Muller)

 

Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
(Gandhi)

 

Perdonare significa aprire la porta per liberare qualcuno e realizzare che eri tu il prigioniero.
(Lewis B. Smedes)

 

Quando ho camminato fuori dalla porta verso il cancello che avrebbe portato alla mia libertà, sapevo che se non avessi lasciato l’amarezza e l’odio dietro di me, sarei rimasto ancora in prigione.
(Nelson Mandela)

 

Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.
(John Fitzgerald Kennedy)

ente e nel modo peggiore la nostra anima è perdonare senza dimenticare.
(Arthur Schnitzler)

 

C’è una dura legge… Quando una ferita ci viene inflitta, non guariamo mai fino a quando non perdoniamo.
(Alan Paton)

 

Il perdono non cambia il passato, ma allarga il futuro.
(Paul Boese)

 

Più l’uomo sa e più perdona.
(Caterina II di Russia)

 

Perdoniamo gli uomini: sono tutti pazzi.
(Lucio Anneo Seneca)

 

È più facile perdonare un nemico che un amico.
(William Blake)

 

Molte persone sono a favore del porgi l’altra guancia, soprattutto se la guancia è tua.
(Anne Ellis)

 

Perdonare gli altri per i loro errori è molto facile. Ci vuole più fegato e coraggio a perdonarli per essere stati testimoni dei vostri.
(Jessamyn West)

 

“Tout comprendre est tout pardonner”, scrive Pascal. A torto, sostiene Jankelevic. Se tutto è compreso, non resta più niente da perdonare.
(Carlo Gragnani)

 

Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.
(Honoré de Balzac)

 

I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.
(Oscar Wilde)

 

Possiamo perdonare a chi ci ha offeso. Difficilmente perdoneremo a chi ci ha, sia pure una sola volta, e involontariamente fatto paura.
(Guido Morselli)

 

Non giudicare le persone dai loro errori, ma dalla loro voglia di rimediare.
(Anonimo)

 

Col vendicarsi, un uomo è alla pari col suo nemico; ma col passarci sopra, egli è superiore.
(Sir Francis Bacon)

 

Quello che noi perdoniamo troppo in fretta non rimane perdonato.
(Mignon McLaughlin)

 

Il cuore perdona spesso, la ragione qualche volta, l’amor proprio mai.
(Louis Dumur)

 

Non ha senso a seppellire l’ascia se poi hai intenzione di lasciare un segno sul terreno.
(Sydney Harris)

 

Il perdono è la fragranza che la violetta lascia sul calcagno che l’ha schiacciata.
(Mark Twain)

 

Conosco troppo gli uomini per ignorare che spesso l’offeso perdona, ma l’offensore non perdona mai.
(Jean-Jacques Rousseau)

 

Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
(Silvio Pellico)

 

È peggio perdonare a tutti, che non perdonare a nessuno.
(Abbé de la Roche)

 

Comprendere ogni cosa significa perdonare ogni cosa: pensiero e frase quanto mai nobili. Peccato però che il perdono avvenga novantanove volte su cento per pigrizia e al massimo una volta per bontà; e che, su cento volte, novantanove la bontà tragga origine non certo dalla ricchezza dell’animo quanto piuttosto dall’insufficienza dell’intelletto.
(Arthur Schnitzler)

 

Il perdono presuppone sempre un po’ di oblio, un po’ di disprezzo e molta convenienza.
(Jacinto Benavente)

 

Il perdono, nella maggior parte dei casi, altro non è che il tentativo pusillanime di ripristinare una condizione precedente, più comoda o più piacevole, persino a scapito dell’equità, dell’onore e del rispetto per se stessi.
(Arthur Schnitzler)

 

Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li infastidisce così tanto.
(Oscar Wilde)

 

Perdonando troppo a chi falla, si fa ingiustizia a chi non falla.
(Baldassarre Castiglione)

 

Perdona molto agli altri, nulla a te stesso.
(Anonimo)

 

Il perdono è un evento drammatico che reca in sé una rivoluzione spirituale, una conversione, sia per chi lo offre, sia per chi lo riceve: non può quindi essere un evento indolore. Un perdono indolore non è perdono, è ipocrisia.
(Geno Pampaloni)

 

Lo stupido non perdona e non dimentica. L’ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
(Thomas Stephen Szasz)

 

Gli uomini dimenticano, ma non perdonano; donne perdonano, ma non dimenticano mai.
(Robert Jordan)

 

Tutte le colpe possono venir perdonate
a colui che ha un perfetto candore.
(Walt Whitman)

 

Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un’ora quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un’ora in tutta la loro vita.”
(Francisco de Quevedo)

 

La gioventù, a cui si perdona tutto, non si perdona nulla; alla vecchiaia, che si perdona tutto, non si perdona nulla.
(George Bernard Shaw)

 

Il perdono più difficile è quello che un uomo deve riuscire a trovare per se stesso.
(Anonimo)

 

Chi dice che la miglior vendetta è il perdono non ha mai subito un torto.
(Roberto Gervaso)

 

Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che questi siano impiccati.
(Heinrich Heine)

 

Spesso perdoniamo quando il perdono non ci costa più nulla.
(Roberto Gervaso)

 

Il perdono è migliore della vendetta.
(Pittaco)

 

“Il perdono è la migliore vendetta”. Il rovesciamento della frase ne mette in luce un senso inusitato ma vero: il perdono deriva dalla poca considerazione in cui l’offeso tiene l’offensore.
(Carlo Gragnani)

 

Spesso il perdono non è che una forma di vendetta.
(Paul-Jean Toulet)

 

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IL QUESTIONARIO DEGLI SPOSI

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Un rabbino del Berkshire (Inghilterra sud-orientale) ha inventato il “questionario degli sposi“, si tratta di un test da fare separatamente che comprende 20 semplici domande che vi permetteranno di capire qual è la vostra l’affinità di coppia.

Stampate la pagina di questo post e fate due copie, una per voi ed una per il vostro partner e mettetevi in due stanze diverse.

Rispondete alle domande e poi confrontate le risposte per capire in quante avete risposto allo stesso modo.

Ecco le domande:

1)Qual è il suo piatto preferito?
2)Ad un certo punto lui/lei vorrà un animale domestico?
3)Lei/lui soffre di allergie?
4)Quale è stato uno dei momenti più felici della sua vita prima di incontravi?
5)Quale è stato il momento più triste finora della sua vita?
6)Lei/lui vuole dei figli e se sì quanti e quando?
7)Quanto spesso lei/lui va a far visita alla sua famiglia?
8)Quali tradizioni familiari lei/lui vorrebbe mantenere?
9)Qual’e’ la sua vacanza ideale ?
10)Lei/lui ama risparmiare o spende tutto quello che guadagna?
11)Ritenete che sia facile farle/fargli il regalo di compleanno?
12)Dove le/gli piacerebbe abitare nel giro di pochi anni?
13)Chi ha maggior influenza su di lei/lui, a parte voi?
14)Qual è il suo più grande rimpianto?
15)Lei/lui vuole conti bancari separati o in comune?
16)Che tipo di educazione lei/lui vuole impartire ad ogni figlio?
17)Qual è la sua visione ideale del futuro?
18)Ci sono vostre abitudini o caratteristiche che lei/lui non ama?
19)Che cosa vorreste principalmente cambiare di lei/lui?
20)Quali sono i principali valori che lei/lui ha?

Di seguito come interpretare i risultati:

  • Se voi e il partner avete risposto in modo uguale a 15 domande c’è una grande intesa di coppia che depone favorevolmente per il futuro.
  • Se le risposte in comune sono da 9 a 14 siete nella giusta direzione ma è necessario comunicare maggiormente.
  • Se le risposte sono 8 o meno… è necessario che riflettete ed approfondite il vostro rapporto di coppia.
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    Dott. Roberto Cavaliere

    Psicologo, Psicoterapeuta

    Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

    per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SUL “GIRONE DANTESCO” DELL’AMORE

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IN QUALE GIRONE DANTESCO DELL’AMORE TI TROVI ?

Inferno 
Non sono stato amato e quindi non mi amo.
Ho bisogno d’amore ma ho paura d’amore. Vorrei essere amato ma ho paura di essere rifiutato un’altra volta. Non mi apro.
Non mi amo e quindi non riesco ad amare.
Vorrei amare, vorrei aprirmi ma ho paura di farlo, non sono capace di farlo, credo di non esserne in grado e allontano chi prova ad amarmi.
Non riesco ad amare e quindi non mi amano.
Non mi amano e quindi non mi amo… e il circolo continua.

Purgatorio 
Non sono stato amato ma provo ad amarmi.
Provo ad amarmi e provo ad aprirmi.
Mi apro e vinco la paura del rifiuto.
Prendo fiducia in me e mi apro un altro po’.
Mi apro e vedo che non è così terrorizzante, che si può fare.
E anche se non sono stato amato provo ad amarmi…
e il circolo progredisce.

Paradiso 
Mi amo perché sono stato amato.
Mi hanno fatto sentire importante e adesso lo sento anch’io.
Mi amo e sono amato.
Gli altri sentono la mia positività e il mio valore che anch’io sento. Così è facile per loro amarmi e aprirsi.
E anche per me è facile aprirmi e farmi amare.
Sono amato e mi amo.
E più intesso relazioni d’amore e più sento che sono capace d’amare, che sono una persona preziosa e importante…
e il circolo continua.»
(dal web)

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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UN TEST PER SCOPRIRE QUANTO DURERA’ UN AMORE

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SETTE anni fa Beigbeder Frédéric distrusse l’orizzonte cuoriforme degli innamorati dando alle stampe il bestseller “L’amore dura tre anni” (Feltrinelli, 139 p.). Nel suo libro lo scrittore e pubblicitario francese dimostrò, tra statistiche, biochimica ed esperienza personale, come l’innamoramento somigli più a un vasetto di yogurt che a un calice d’ambrosia, e abbia una data di scadenza. Se le sue conclusioni vi sono sembrate esagerate, preparatevi a quelle dell’ultimo studio dei ricercatori dell’università di Rochester, pubblicato sulla rivista Psychological Science: secondo il team dello psicologo Ronald Rogge, che ha condotto l’indagine, l’amore non solo ha una scadenza, ma è possibile stabilire quando gli innamorati si diranno addio. Gli annales delle storie d’amore pullulano di relazioni in cui apparentemente tutto fila liscio ma che poi scoppiano perché uno dei due, senza rendersene conto, comincia a non sentirsi felice come prima. Lo studio del professor Rogge è partito da qua, arrivando a sviluppare un test che fa venir fuori i “dubbi inconfessabili” e permette di calcolare quanto resta al cervello prima di sbottare e metter fine alla relazione.
Il test fa in modo che i componenti delle coppie rivelino ciò che pensano reciprocamente senza rendersene conto, così da dare risposte spontanee. Il risultato permette di comprendere se, nel profondo, c’è qualcosa che non va. Gli esami condotti fino a oggi su questo argomento, spiegano i ricercatori, si basavano sul chiedere direttamente alle persone un giudizio sul proprio partner, dando vita a risposte razionali e controllate, e quindi poco rivelatrici. “La difficoltà principale in una coppia – spiega Rogge – è che il rapporto presuppone che entrambi i componenti della coppia siano felici, ma non sempre è così. E spesso molte persone non vogliono ammettere che stanno iniziando a sentirsi meno bene all’interno del rapporto”.
Lo studio è durato 12 mesi e ha coinvolto decine di coppie per un totale di 222 volontari felicemente fidanzati o ammogliati. Tutti sono stati sottoposti a due prove: nella prima uomini e donne dovevano premere la barra della tastiera quando vedevano comparire su un monitor combinazioni tra parole positive e sostantivi da loro stessi collegati al partner, mentre nella seconda dovevano premere quando comparivano combinazioni tra parole negative e altre da legare al compagno. L’obiettivo dell’esperimento era quello di andare a stimolare reazioni automatiche, così da ottenere risposte immediate e dettate esclusivamente dall’inconscio. I risultati hanno mostrato che i volontari che hanno trovato più facile svolgere il secondo esercizio, associando al proprio partner parole negative e azioni difficili, avevano probabilità sette volte più alte di separarsi entro l’anno successivo. “Ciò che mi ha emozionato di più – spiega il professor Rogge – è che il nostro test è riuscito a interpretare lo stato di salute delle relazioni molto meglio delle parole dei partecipanti”. La tecnica in realtà non è nuova ma è innovativo il modo in cui è stata utilizzata e l’interpretazione che è stata data ai risultati. Finora, infatti, test come questo sono stati usati per individuare pregiudizi legati al razzismo o fobie nascoste, ma mai per stabilire le possibilità di durata di una relazione.
Non tutte le storie d’amore, comunque, sono destinate a finire. Un altro studio americano, pubblicato sulla Review of General Psychology, spiega infatti che la coppia può conservare il sentimento dei primi tempi, definito dagli scienziati “un mix di intensità, coinvolgimento e chimica sessuale”, anche nei rapporti duraturi. Gli ingredienti fondamentali sono comprensione e condivisione, ammettendo cosa va e cosa no. Secondo lo psicologo Roberto Cavaliere, esperto di problematiche legate alla coppia e responsabile del sito Maldamore.it, il test messo a punto dall’università americana va utilizzato come strumento di prevenzione. “Nella società di oggi siamo abituati a non usare i pezzi di ricambio, a gettar via una cosa quando non ci va più bene – spiega – Le coppie, per vari motivi, stanno perdendo la capacità di recuperare e riparare ciò che non va. Questo test potrebbe servire per aiutare due che si amano a non arrivare al punto di non ritorno”. L’esperto spiega che spesso si arriva alla terapia di coppia quando ormai non c’è più nulla da fare, e quello che manca è soprattutto un percorso di elaborazione personale. “Lo studio americano – continua Cavaliere – mette in evidenza come spesso chi ha un problema col partner non riesca a identificarlo, né tanto meno a confessarlo. A volte è difficile ammetterlo a se stessi, figuriamoci alla persona che ci sta accanto. Ma un percorso di autoanalisi è fondamentale. Solo dopo aver capito cosa ci da fastidio potremo affrontare il problema”. A quel punto, conclude lo psicologo, l’ultimo step è quello del dialogo: “La comunicazione è fondamentale. Senza, non c’è battaglia che possa essere vinta o relazione che si possa riparare”.
Una posizione in linea con quella di Bauman Zygmunt, che nel suo “Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi” (Laterza, 219 p.) sintetizzò l’universo delle problematiche amorose spiegando che non c’è nulla di programmabile in esse, se non la loro precarietà. Già nel 2003 il sociologo e psicologo polacco aveva definito l’amore “un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile”, arrivando con anni di anticipo a conclusioni poi confermate da studi scientifici come questo: nel solco della convinzione che l’unico modo per prevedere il futuro di una relazione sia viverla.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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UN TEST SCIENTIFICO ONLINE PER TROVARE LA PROPRIA ANIMA GEMELLA

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Sperduti nel mare di offerte di single in cerca dell’anima gemella, spesso è assai difficile riuscire a districarsi e, soprattutto, trovare davvero ciò che si sta cercando: l’anima gemella, quella vera.
Oggi, un rivoluzionario test promette di riuscire a risolvere il problema sfruttando la scienza del cervello. Si chiama “BrainDesire” http://braindesire.com/ ed è stato ideato e prodotto dalla statunitense Brain and Science LLC. Così, da oggi, per riuscire a trovare il partner ideale basta avviare il browser e collegarsi al sito – almeno questo è ciò che promettono gli ideatori.
L’idea è quella di utilizzare il proprio cervello per trovare la persona giusta. Il metodo si basa su un test scientifico che permette di arrivare alla soluzione migliore per chi lo svolge, senza che i risultati possano essere influenzati.
Il concetto si basa anche sulle soperte di alcuni recenti studi che hanno suggerito come l’incontro con la potenziale anima gemella, a livello fisico, attivi alcune aree cerebrali, spiegano a Newswise. Queste aree del cervello sono proprio quelle coinvolte nel desiderio e l’amore romantico. È come se il cervello riuscisse a captare che la persona che si ha di fronte è quella in grado di offrire ciò che si sta cercando e anticipa i risultati attivando le aree legate alla ricompensa. Il tutto avviene in maniera inconsapevole; tuttavia a livello fisiologico questo è misurabile.
Ma non finisce qui: secondo gli scienziati che hanno ideato il metodo, questo processo, nel cervello, avviene anche fin da prima di avviare un rapporto con la persona, o anche durante un incontro fuggevole: come a dire che noi non ci rendiamo conto di aver incontrato il partner ideale, ma il cervello sì.
Con questo test, si dovrebbe poter valutare con che intensità si attivano certe aree del cervello – più sono attive, più la persona dovrebbe essere quella giusta. Le scelte, dunque, dovrebbero essere più oculate, grazie al test.
«Una buona scelta potrebbe diventare il vostro migliore incontro di sempre», ha dichiarato Raoul Beck, CEO di Brain and Science.
La praticità del test è che non deve essere eseguito con l’utilizzo di sensori o altri sistemi di misurazione, ma direttamente online e da chiunque. La possibilità di trovare l’anima gemella mette in moto una risposta fisiologica in cui si hanno effetti sulle reti cognitive e motorie misurabili. Tutto ciò avviene grazie al rilascio di un certo numero e tipo di ormoni (tra cui la nota dopamina). I tempi di reazione dell’organismo – e quindi della persona – seguono uno schema preciso che il test è in grado di misurare.
Insomma, la possibilità di trovare l’anima gemella un tempo affidata alla fortuna o, per chi ci crede, al destino, oggi è delegata alla tecnologia; l’importante è che anche il partner alla fine non sia solo un risultato tecnologico ma, magari, in carne e ossa.
Fonte ed articolo completo al seguente indirizzo:http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/lifestyle/articolo/lstp/431203/

TEST SUL NARCISISMO

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IL SEGUENTE TEST SERVE PER IDENTIFICARE SE AVETE AL VOSTRO FIANCO UN PARTNER, UN FAMILIARE, UN AMICO O UN CONOSCENTE CON UNA FORTE COMPONENTE NARCISISTICA O ADDIRITTURA CON UN DISTRUBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’. IL TEST E’ FORMULATO IN TERZA PERSONA NELLA TRADUZIONE DALL’INGLESE MA I RISULTATI SONO IN PRIMA PERSONA.
COME TUTTI I TEST I RISULTATI SONO DA INTERPRETARE IN CHIAVE DI RIFLESSIONE E SI RIMANDA AD APPROFONDIMENTI IN PSICOTERAPIA.

AD OGNI RISPOSTA RISPONDERE O SI O A VOLTE O MAI

101 PUNTI PER RICONOSCERE IL NARCISISTA

IL POTERE E LA PERCEZIONE DEL MONDO
1. Ignora il potere superiore credendo di essere l’unico ad averne.
2. Crede nel consumismo e prova piacere a collezionare oggetti senza pensare alle conseguenze ambientali.
3. Ha difficoltà a provare compassione per gli altri specialmente se la questione non lo riguarda.
4. Crede di essere solo contro il mondo intero

ATTENZIONE
5. Gli piace essere al centro dell’attenzione
6. Se all’interno di un gruppo ci sono altre persone ad essere al centro dell’attenzione si sente a disagio, annoiato o depresso.
7. Se il patner riceve attenzione positive da altre persone di sente arrabbiato e infastidito.
8. Gli piace mostrare agli altri quanto sia bravo in alcuni ambiti, e si sente più motivato dalle lusinghe che dalla ragione di aiutare gli altri.
9. Se le altre persone ricevono delle lodi e lui no, si sente amareggiato.
10. Se il partner riceve delle lodi si sente amareggiato.
11. A volte prova a screditare le persone che ricevono dei riconoscimenti o lascia la scena se qualcuno riceve lusinghe perché contrariato.
12. Gli sembra più semplice dare se stesso al di fuori della coppia invece che al proprio partner ufficiale.

INVIDIA
13. Si sente arrabbiato e contrariato se vede gli altri raggiungere successo o compiere buone azioni.
14. Si sente arrabbiato e contrariato nel vedere la felicità altrui.
15. Si sente arrabbiato e contrariato se qualcosa all’infuori della relazione rende felice il partner
16. Si sente arrabbiato e contrariato se il partner parla in modo complimentoso di qualcun altro.
17. Sente repulsione e sdegno verso chi fa qualcosa che rende felice il partner.

VENDETTA E RIVALSA
18. Se crede che il proprio partner abbia fatto qualcosa di cattivo nei suoi confronti vorrebbe fare la stessa cosa per vendicarsi.
19. Vuole distruggere la vita dei propri cari
20.Vuole distruggere la vita del proprio partner
21. Può sabotare, nascondere o danneggiare proprietà del proprio partner in modo da non poterli permettere di fare qualcosa.

SALUTE
22. Simula malattie per attirare l’attenzione
23. Si sente amareggiato se il proprio partner è malato

PROIEZIONE
24. Quando si sente arrabbiato o insicuro se la prende con le persone che gli stanno vicino
25.Quando si sente arrabbiato e insicuro se la prende con il proprio partner
26. Quando si sente arrabbiato e turbato incolpa il proprio partner

REGOLAMENTI
27. Pensa che rispettare regole e leggi lo rendano ordinario e sotto controllo
28. Può mentire, rubare o falsificare informazioni a discapito di qualche ente
29. Può avere cause legali contro enti e organizzazioni
30. Si sente in conflitto a soddisfare un bisogno o un desiderio del proprio patner se questi gli chiede di fare qualcosa

UMORE
31. E’ di cattivo umore se non riceve attenzioni o se trascorre del tempo da solo.
32.Quando è assorto nel suo cattivo umore non nota le conseguenze sugli altri
33. Gode nel vedere che il suo umore ha effetto sugli altri e che può rendere di cattivo umore gli altri.
34. Ha rapidi cambi di umore, può sentirsi alle stele, dinamico, pieno di energia e un attimo dopo cadere in depressione.

FALSE PROMESSE
35. Non mantiene le promesse fatte agli altri
36. Non mantiene le promesse fatte al proprio partner
37. Sostiene che avrebbe voluto far qualcosa ma non l’ha fatto per colpa delle azioni del proprio partner.
38. Esagera o mente sulle proprie capacità e qualifiche al fine di ottenere riconoscimenti e fiducia dagli altri.

RICONOSCIMENTI
39. Mente riguardo le capacità e qualifiche del proprio partner
40.Si arrabbia e si infastidisce se gli altri non riconoscono le sue capacità
41. Si arrabbia se il proprio partner non lo lusinga
42.Gli piace essere riconosciuto come voce autorevole di qualche ambito e si sente in conflitto se deve seguire consigli dagli altri.

CONTROLLO
43. Quando non ottiene quello che vuole, è arrabbiato e risentito nei confronti delle persone che non sanno quello che vuole
44. Esprime rabbia e risentimento verso il patner che non asseconda ciò che vuole.

CRITICHE
45. Fa fatica ad accettare le critiche dagli altri
46. Fa Fatica ad acettare le critiche dal proprio patner
47. In occasione di un confronto su di un problema che gli altri hanno con lui, si mette sulle difensive, diventa evasivo e si mostra annoiato.
48. In occasione di un confronto su di un problema con il proprio partner hanno con lui, si mette sulle difensive, diventa evasivo e si mostra annoiato.

BUGIE
49. Mente regolarmente agli altri su se stesso, sulla propria vita, sugli altri, su dettagli minori per tirar acqua al suo mulino
50. Mente regolarmente al partner su se stesso, sulla propria vita, sugli altri, su dettagli minori per tirar acqua al suo mulino.

SDEGNO
51. Pensa che le persone ingenue non arriveranno mai da nessuna parte.
52. pensa che le persone che sono amorevoli, compassionevoli e caritatevoli sono vulnerabili e deboli.
53.Sente repulsione, sdegno e disinteresse quando il partner gli offre amore e compassione.

MANCANZA DI EMPATIA
54. Dice parole o fa azioni di proposito sapendo che fanno infastidiscono o fanno arrabbiare gli altri
55. Dice parole e fa azioni di proposito senza tenere conto dei sentimenti del partner, del suo stress o delle sue sofferenze.
56. Non riesce ad aver cura dei sentimenti degli altri quando è infastidito e arrabbiato.
57. Non riesce ad aver cura dei sentimenti del partner quando è infastidito e arrabbiato.
58. Quando le persone soffrono o sono stressate, e non dipende da lui, tende a non preoccuparsi e non aver motivazione ad offrire il suo aiuto.
59. Quando il partner soffre o è stressato, e non dipende da lui, si sente stressato, agitato, arrabbiato e risentito che il partner voglia il suo aiuto e il suo supporto.

MANCANZA DEL SENSO DI RESPONSABILITA’
60. Quando sbaglia trova molto difficile riconoscere le sue responsabilità e ammettere i suoi errori
61.Qaundo sbaglia o fa errori cerca di scaricare la colpa sugli altri.
62. Nelle conversazioni cerca alleati per rinforzare le sue argomentazioni
63. Nelle discussioni cerca di cambiare soggetto e/o cerca di colpevolizzare gli altri piuttosto che tornare al argomento di partenza.
64. Non riesce a scusarsi con il partner quando soffre per le sue azioni, e se lo fa le scuse non sono sincere.

SOSPETTO
69. Per i suoi scopi fa sentire gli altri confusi, colpevoli o sbagliati.
70. Per i suoi scopi fa sentire il partner confuso, colpevole e sbagliato.
71.Usa le informazioni personali raccolte per infastidire , ferire o manipolare gli altri.
72. Usa le informazioni personali raccolte per infastidire , ferire o manipolare il partner.
73. Minaccia o ricatta gli altri per i propri scopi
74. Minaccia o ricatta il partner per i propri scopi
75. Cerca di ottenere la fiducia degli altri per raccogliere informazioni su di loro
76. Cerca di ottenere la fiducia del partner per raccogliere informazioni du di lei/lui
77.Dice agli altri ciò che vogliono sentirsi dire , simula benevolenza, considerazione supporto e gentilezza al fine di fargli fare ciò che vuole
78. Simula amore, cure, supporto o fa premesse al partner per i propri scopi o per mantenere la relazione

INGANNO
79. Ha relazionali amorose e / sessuali all’insaputa del partner
80. Se non ha quello che vuole dal proprio partner cerca di ottenerlo da altre relazioni amorose e sessuali.
81. Si sente felice se il partner non sa quello che sta facendo e dove è.
82. Ha relazioni, flirt sessuali e incontri che ha tenuto nascosti al partner.
83. Ruba soldi, proprietà e oggetti al partner.
84.Fruga tra gli oggetti, nei dettagli privati, informazioni sensibili come mail, conti bancari, diari, agende del proprio partner.

SCREDITARE
85.Cerca di screditare il partner davanti gli altri al fine di danneggiare la sua reputazione.
86.Cerca di screditare il partner davanti gli altri al fine fargli rompere la relazione con amici e parenti.
87.Scredita il partner al fine di ottenere attenzione simpatia dagli altri.
88. E’ contento se gli altri pensano che il proprio partner sia instabile mentalmente e che la relazione abbiamo problemi a causa sua.

INTIMIDAZIONI
89. Usa vendette, minacce e intimidazioni verso gli altri per i propri scopi.
90. Usa vendette, minacce e intimidazioni verso il partner per i propri scopi.

MALIZIA
91. Gode a sapere che i suoi amanti amorosi e sessuali pensano a lui e che possono essere infelici riguardo come lui li ha trattati.
92. Si sentono arrabbiati e infelice se un loro ex ha trovato un’altra persona e ha creato una vita piena e soddisfacente.
93.E’ soddisfatto se il suo ex partner prova sofferenze e non riesce a continuare con la propria vita dopo essere stato con lui.
94. I suoi ex partner possono essersi suicidati, internati o essere disturbati mentalmente come risultato della relazione con lui e questo gli fa sentire importanti.
95.Gode nel vedere le cattive reazioni dei propri ex , come il rincorrerlo, quando se ne va o chiude la relazione
96.Si sente potente e soddisfatto quando il partner è stressato e si sente senza forze.
97.Se il partner torna dopo averlo lasciato, lo punisce e non sopporta quello che è successo mentre non stava con lui.
98. Sbandiera relazioni, flirt sessuali, incontri reali o immaginari al fine di infastidire e far arrabbiare il partner.

MISOGINIA (per gli uomini)
99. Usa un linguaggio offensivo di fronte a donne e bambini
100. Insulta il partner
101. Può colpire, sopraffare fisicamente, violentare, ferire fisicamente una donna

AD OGNI RISPOSTA DATA ASSEGNARE:
5 PUNTI X IL SI
2 PUNTI PER IL A VOLTE
0 PUNTI X IL MAI

LETTURA RISULTATI

30 e sotto Sei sicuramente non narcisistico, e sono per lo più in pace con se stessi, gli altri individui e con il mondo. Ci possono essere momenti in cui si fa, invece, lotta per assicurarsi che le vostre esigenze sono soddisfatte, e si tende a, a volte, ‘in piedi alle spalle della linea’ e non affermi te stesso sano.
30 – 50 Voi possedete un sano livello di narcisismo. Tu affermi te stesso al fine di ottenere i vostri bisogni soddisfatti, mentre la visualizzazione vera e propria coscienza, l’empatia e la compassione per gli altri individui. Sei un essere umano e, a volte essere innescato da paura, insicurezza o rabbia, però, si prende la responsabilità di possedere e trattare con le tue emozioni.
51 – 100 Soffrite di qualche insicurezza emotiva, e può combattere con il vostro ego. Si può avere problemi di co-dipendenza in cui si sente che i propri sentimenti sono dovute a quello che gli altri sono o non stanno facendo. Si può sentire abbandonato, lasciato fuori e non amato da altri, se sono di convalidare la tua importanza per voi. Si può lasciare da soli ad abusi da parte degli altri.
101-220 Soffrite di insicurezze emotive che stanno diminuendo la capacità di amare se stessi, gli altri e godersi la vita. Vi è una chiara necessità per voi di potenziare se stessi e lavorare su rilasciando le tue paure e insicurezze. Anche se siete insicuri e possibile proiettare queste insicurezze sugli altri, si ha una coscienza, in possesso di compassione per l’umanità e non volutamente imposta a ferire altre persone per il proprio guadagno. Si può essere co-creare situazioni di abuso.
221-250 Le tue insicurezze stanno influenzando negativamente voi e la vostra vita gravemente. Sarete notevolmente diminuita nella vostra capacità di procurare e mantenere un rapporto di amore sano.Se siete in una relazione d’amore è probabile che sia irto di difficoltà. I problemi non stanno andando a cambiare fino a quando si prende la responsabilità e cercare l’aiuto e le informazioni che è necessario per voi per superare le tue insicurezze. E ‘probabile che si è spesso il colpevole nei vostri rapporti, e causare angoscia per gli altri
251-300 Narcisismo malsano è in gioco, e la vostra vita è spesso visto come ‘quello che posso ottenere’ invece di contribuire realmente a e la cura per gli altri. Sarà difficile per voi per sostenere relazioni sane e stabilire la consistenza e la durata della tua vita. Vi è la possibilità per voi per creare il vostro ‘io’ e stabilire una vita sana, ma ci vorrà sforzo concertato. E ‘altamente consigliato di non impegnarsi in relazioni d’amore personali (se singolo) fino a quando si è lavorato su voi stessi. Se sei in una relazione è probabile che il vostro partner l’amore richiede anche l’assistenza per il loro recupero di sé.
301-430 E ‘probabile che si soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità, e questa malattia gravemente te e le altre persone nel tuo ambiente influisce. Si causano danni ad altre persone e soffre di tracotanza e egoico delusioni e comportamenti.
431-480 E ‘probabile che si soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità, e questa malattia gravemente te e le altre persone nel tuo ambiente influisce. Si causano danni ad altre persone e soffre di arroganza e di alto livello deliri egoici e comportamenti.
480-505 E ‘probabile che si soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità, e questa malattia gravemente te e le altre persone nel tuo ambiente influisce. Si causano danni ad altre persone e soffre di arroganza e di livelli estremi di illusioni dell’ego e comportamenti.FONTE TEST http://www.melanietoniaevans.com/quiz-npd.htm

TEST SUL MANIPOLATORE AFFETTIVO

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COME RICONOSCERE UN NARCISISTA PATOLOGICO O MANIPOLATORE AFFETTIVO ?
SE ALMENO 14 PUNTI CORRISPONDONO, SIAMO IN PRESENZA DI UN MANIPOLATORE AFFETTIVO OVVERO NARCISISTA PATOLOGICO
1. Colpevolizza gli altri, nel nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore, della coscienza professionale ecc.
2. Sa atteggiarsi da vittima affinché venga compatito (malattie esagerate, persone che gli stanno intorno »difficili », sovrappiù di lavoro ecc)
3. Può essere invidioso pur essendo un parente o un coniuge
4.Scarica la sua responsabilità sugli altri o si dimette dalle proprie responsabilità
5. Ignora le richieste (anche se dice di occuparsene)
6. Non sopporta le critiche e nega l’evidenza
7.Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, i suoi sentimenti e le sue opinioni
8.Utilizza i principi morali degli altri per asservire ai suoi bisogni (nozione d’umanità, di carità, razzismo, « buona » o « cattiva » madre ecc)
9. Non tiene conto dei diritti, dei bisogni e dei desideri degli altri
10.Risponde molto spesso in modo vago
11.Minaccia in modo mascherato o ricatta apertamente
12. Utilizza molto spesso l’ultimo momento per chiedere, ordinare o fare agire gli altri
13. Cambia le sue opinioni, i suoi comportamenti, i suoi sentimenti a secondo delle persone e delle situazioni
14. Cambia totalmente discorso durante una conversazione
15.Il suo discorso pare logico o coerente mentre le sue attitudini, le sue azioni o il suo modo di vivere rispondono allo schema opposto
16. Invoca motivi logici per mascherare le sue richieste
17. Evita o sfugge da un dialogo, o da una riunione
18.Adopera l’adulazione per piacerci, fa regali o diventa improvvisamente premuroso nei nostri confronti
19.Fa credere agli altri che devono essere perfetti, che devono sapere tutto e rispondere immediatamente alle richieste e alle domande.
20. Punta sull’ignoranza degli altri e fa credere di essere superiore
21. Produce uno stato di malessere o un sentimento di mancanza di libertà (trappola)
22. Mette in dubbio le qualità, la competenza, la personalità degli altri ; critica senza sembrare, svalorizza e giudica
23. Mente
24. E’ perfettamente efficace per raggiungere i propri scopi ma al detrimento degli altri
25. Trasmette i suoi messaggi per mezzo degli altri, o par suoi intermediari (telefono invece di faccia a faccia, lascia note scritte)
26. Predica il falso per sapere il vero, deforma, interpreta
27. Ci fa compiere delle cose che altrimenti non avremmo fatte di buon grado
28. Semina la zizzania e crea sospetto, divide per meglio regnare e può provocare la rottura di una coppia
29. E’ egocentrico
30. E’ costantemente l’oggetto di discussioni tra gente che lo conosce anche se non è presente


traduzione a cura di Marylise Veillon
Fonte: http://violence.morale.over-blog.com/article-1-test-pour-de

TEST: IN QUALE CAPITOLO TI TROVI ?

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Scelga in quale dei seguenti “capitoli” si riconosce.
Quest’ultimi possono essere rappresentativi di atteggiamenti personali nei confronti delle difficoltà della vita (dipendenze, problematiche affettive e relazioni, disagi psicologici di vario tipo).

1.Capitolo primo
Cammino lungo una strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Ci casco dentro. Sono perduto, non posso farci nulla, non è colpa mia. Ci metto una vita per uscirne.

2.Capitolo secondo
Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Faccio finta che non ci sia. Ci casco dentro. Non posso credere di essere ancora nello stesso posto. Ma non è colpa mia. Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

3.Capitolo terzo
Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. La vedo benissimo. Ci casco dentro di nuovo; è un’abitudine. Ma i miei occhi sono aperti: so dove sono. E’ colpa mia. Ne esco immediatamente.

4.Capitolo quarto
Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Ci cammino intorno.

5.Capitolo quinto
Me ne vado per un’altra strada.

(AUTOBIOGRAFIA IN CINQUE CORTI CAPITOLI Portia Nelson )

RISULTATI
1) Il primo capitolo rappresenta l’attribuire completamente al destino il verificarsi di uno stato di disagio o di difficoltà nella propria vita. Rappresenta l’atteggiamento del bambino che afferma ‘non è colpa mia’ . La mancanza di consapevolezza fa sì che occorra quasi una vita per uscirne.

2)Il secondo capitolo rappresenta il continuare ad attribuire al destino il verificarsi di uno stato di disagio o di difficoltà nella propria vita. Si riconferma  l’atteggiamento del bambino che afferma ‘non è colpa mia’ . Questo continuare a non esserne consapevoli contribuisce ad allungare i tempi d’uscita dalla problematica.

3)Il terzo capitolo l’atteggiamento abitudinario, quello che i psicanalisti chiamano coazione a ripetere. Questa volta si ha piena consapevolezza delle proprie difficoltà e se ne si assume le responsabilità. Consapevolezza ed assunzione di responsabilità comportano una più veloce uscita dalle proprie problematiche.

4)Il quarto capitolo rappresenta la semplice tentazione. Superata la fase della consapevolezza e dell’assunzione delle proprie responsabilità bisogna solo rimanere vigili affinché non si sia nuovamente tentati dal commettere gli stessi errori di sempre.

5)Il quinto capitolo si commenta da solo. ‘Me ne vado per un’altra strada’ forse è utopico, ma qualche volta l’utopia si realizza. Accontentatevi, per il momento, di fermarvi al quarto capitolo. C’è sempre tempo per leggere l’ultimo capitolo.
Dott. Roberto Cavaliere

TEST SULLE CARATTERISTICHE D’ATTACCAMENTO AL PARTNER

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Segni quale delle seguenti affermazioni la caratterizza nelle sue caratteristiche d’attaccamento col partner. Lo stesso test può essere effettuato retroattivamente, vale a dire per valutare le stesse caratteristiche coi partner del suo passato affettivo e sentimentale.

  • Mi piace trascorrere il mio tempo col partner
  • Mi piace essere in vicinanza col mio partner
  • Quando sono inquieto o ho un problema chiedo sostegno al mio partner
  • Quando non mi sento bene fisicamente o psicologicamente chiedo sostegno al mio partner
  • Non sopporto che il mio partner mi stia lontano
  • Quando il mio partner è lontano avverto molto la sua mancanza
  • Avverto di poter contare  sul mio partner.
  • So che il mio partner farebbe tutto il possibile per me.

 

Per valutare il test si rifaremo alle caratteristiche emozionali della relazione individuati dai psicologi che studiano la teoria dell’attaccamento.

Le prime due affermazioni  sono inerenti alla caratteristica del contatto . Si desidera, appunto, il contatto inteso come vicinanza col proprio partner e non con un altro.

Le seconde due affermazioni sono inerenti la caratteristica rifugio sicuro . Viene cercato il partner quando si ha un problema, si soffre psicologicamente e fisicamente. Lo stesso partner viene considerato rassicurante in tal senso.

Le successive affermazioni sono inerenti la caratteristica ansia da separazione . Questa dimensione è legata all’ansia provata nel momento che il proprio partner è lontano o quando lui non c’è.

Le ultime due affermazioni sono inerenti la caratteristica base sicura . E’ il senso di sicurezza che veicola il partner. E’ la sensazione che possiamo avventurarci nel mondo anche perché abbiamo una persona sui cui sappiamo di poter contare.

Il partner perfetto non è quello che corrisponde a tutte le affermazioni. Potrebbe tranquillamente corrispondere ad alcune di esse. Dipende dalla nostra età, dallo status sociale, dalle situazioni contingenti. Il test è solo uno spunto di riflessione sulle caratteristiche d’attaccamento che ci caratterizzano o ci hanno caratterizzato nella relazione col partner.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it