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TEST PSICOLOGICI VARI

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INDIVIDUA IN QUALE CAPITOLO TI TROVI E… RIFLETTI

Capitolo primo Cammino lungo una strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Ci casco dentro. Sono perduto, non posso farci nulla, non è colpa mia. Ci metto una vita per uscirne.

Capitolo secondo Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Faccio finta che non ci sia. Ci casco dentro. Non posso credere di essere ancora nello stesso posto. Ma non è colpa mia. Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

Capitolo terzo Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. La vedo benissimo. Ci casco dentro di nuovo; è un’abitudine. Ma i miei occhi sono aperti: so dove sono. E’ colpa mia. Ne esco immediatamente.

Capitolo quarto Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Ci cammino intorno.

Capitolo quinto Me ne vado per un’altra strada.

(AUTOBIOGRAFIA IN CINQUE CORTI CAPITOLI Portia Nelson )

RISPONDI AL SEGUENTE QUESITO

Ci sono 4 giovani uccellini su un ramo pronti a spiccare il loro primo volo.
3 di essi hanno finalmente deciso di spiccarlo!
Quanti uccellini rimangono sul ramo?

Qual è la risposta esatta ?
Bene, a questa domanda la maggior parte delle persone risponde 1!
Purtroppo, però, è la risposta sbagliata.

Sul ramo sono infatti rimasti sempre 4 uccellini perchè, in realtà, gli uccellini avevano solo DECISO di spiccare il volo, ma ancora non avevano AGITO.

Questo piccolo test ci aiuta a capire come le decisioni non bastino se non sono seguite dall’AZIONE.

TEST SULL’AMORE PER SE’ STESSI

IN QUALE GIRONE DANTESCO DELL’AMORE TI TROVI ?

Inferno 
Non sono stato amato e quindi non mi amo.
Ho bisogno d’amore ma ho paura d’amore. Vorrei essere amato ma ho paura di essere rifiutato un’altra volta. Non mi apro.
Non mi amo e quindi non riesco ad amare.
Vorrei amare, vorrei aprirmi ma ho paura di farlo, non sono capace di farlo, credo di non esserne in grado e allontano chi prova ad amarmi.
Non riesco ad amare e quindi non mi amano.
Non mi amano e quindi non mi amo… e il circolo continua.

Purgatorio 
Non sono stato amato ma provo ad amarmi.
Provo ad amarmi e provo ad aprirmi.
Mi apro e vinco la paura del rifiuto.
Prendo fiducia in me e mi apro un altro po’.
Mi apro e vedo che non è così terrorizzante, che si può fare.
E anche se non sono stato amato provo ad amarmi…
e il circolo progredisce.

Paradiso 
Mi amo perché sono stato amato.
Mi hanno fatto sentire importante e adesso lo sento anch’io.
Mi amo e sono amato.
Gli altri sentono la mia positività e il mio valore che anch’io sento. Così è facile per loro amarmi e aprirsi.
E anche per me è facile aprirmi e farmi amare.
Sono amato e mi amo.
E più intesso relazioni d’amore e più sento che sono capace d’amare, che sono una persona preziosa e importante…
e il circolo continua.»
(dal web)

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IL QUESTIONARIO DI PROUST

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Il presente questionario di Proust (detto così perche in auge ai tempi di Proust e dallo stesso compilato) non è un test psicologico. Esso serve a meglio conoscersi o a meglio conoscere l’altro.

Può essere usato all’interno della coppia come strumento per verificare la conoscenza dell’altro. In tal senso ogni membro della coppia lo compila a livello personale e poi lo compila calandosi nei panni dell’altro. Alla fine si notano le discordanze fra la propria stesura e quella che ha stilato l’altro della coppia.

Maggiore è la concordanza maggiore è la conoscenza dell’altro.

Dott. Roberto Cavaliere

 

1) Che cosa è la perfetta felicità?

2) Quale è la tua più grande paura?

3) Con quale personaggio storico ti identifichi di più?

4) Quale personaggio vivente ammiri di più?

5) Che cosa ti piace di meno di te?

6) Quale è la massima stravaganza della tua vita?

7) In che occasione dici bugie?

8) Che cosa ti piace di meno del tuo aspetto?

9) Quale è la persona che meno ti piace?

10) Quale è il grande amore della tua vita?

11) Quando e dove sei stato più felice?

12) Di quale virtù ti piacerebbe disporre?

13) Quali sono i tuoi punti di forza?

14) Quale è il tuo attuale stato d’animo?

15) Quale è la cosa più preziosa che possiedi?

16) Cosa è il peggio che ti possa capitare?

17) Dove vorresti vivere?

18) Quale è la tua occupazione preferita?

19) Chi è il tuo eroe vivente?

20) Chi sono i tuoi scrittori preferiti?

21) Come vorresti morire?

22) Quale è il tuo motto?

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SULL’ARTE DELLA SEDUZIONE

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“Attraverso lo specchio prismatico della seduzione si perviene a un alto spazio di rifrazione. Essa consiste non nell’apparenza semplice, non nell’assenza pura, ma nell’eclissi di una presenza. La sua unica strategia è esser là e non esser là, e assicurare così una sorta di ammiccamento intermittente, dispositivo ipnotico che cristallizza l’attenzione al di là di ogni effetto di senso. Qui l’assenza seduce la presenza.” J. Baudrillard.

 

Scegliete, fra le alternative alle varie domande o situazioni, quella che più s’avvicina al vostro modo di sentire o di essere.

1) Dovete incontrarvi con una persona che vi interessa :

  • a) Sono solito arrivare con un leggero ritardo e me ne scuso
  • b) Sono sempre puntuale
  • c) Non sono sempre puntuale

2) Nella conversazione con l’altro, in quale delle seguenti condizioni vi ponete ?

  • a) Mi pongo in una condizione di ascolto attivo, possibilmente empatica.
  • b) Tendo a condurre la conversazione.
  • c) Ho un ascolto passivo.

3) In situazioni particolarmente misteriose cosa provate?

  • a) Tale tipo di situazioni mi provocano un turbinio d’emozioni
  • b) Riesco sempre a mantenermi lucido
  • c) Inizialmente ne sono molto coinvolto ma poi riprendo il controllo di me stesso.

4) “Essere morti è non poter sedurre o essere sedotti” afferma il filosofo Jean Baudrillard. Concordi con tale affermazione ?

  • a) Non concordo affatto. Ci vuole ben altro per sentirsi morti.
  • b) Concordo appieno con tale affermazione
  • c) Concordo sul principio, nei fatti le cose vanno diversamente.

5) Nel pensare al vostro prossimo incontro galante:

  • a) Cerco di essere concreto e lo pianifico nei dettagli.
  • b) Lo vedo già realizzato in base ai miei desideri di seduzione .
  • c ) Non pongo limiti al mio desiderio di seduzione ma cerco di pianificare ciò che lo può perseguire.

6) Nel raccontare un incontro :

  • a) Mi limito a descrivere i fatti e non parlo delle emozioni provate
  • b) Parlo soprattutto delle emozioni provate
  • c) Riesco a descrivere sia fatti che emozioni.

7) Ritenete che il tipo di abbigliamento sia un elemento essenziale nella seduzione ?

  • a) Per niente. La seduzione gioca su altre componenti.
  • b) Abbastanza, anche se non è indispensabile
  • c) E’ essenziale, in una società dell’immagine non si può prescindere dall’aspetto esteriore e quindi dall’abbigliamento.

8) Quando siete al cinema vi capita di:

  • a) Essere molto coinvolto dalla trama del film o v’immedesimate nel protagonista principale.
  • b) Pur coinvolti dal film riuscite a mantenere un certo distacco.
  • c) Visionate il film con attenzione ma, tranne qualche scena, non ne siete coinvolti.

9) “ Fa che tema e speri insieme; e tutte le volte […] gli venga una speranza più certa e una paura minore.” Cosa pensate di tale affermazione ? :

  • a) Ritengo che sia profondamente vera.
  • b) Far alternare timore e speranza nell’altro, ritengo servi a poco.
  • c) Dipende dalle situazioni in cui ci si trova.

10) Nell’incontro con una persona tendete a privilegiare il comportamento verbale o quello non verbale, sia vostro che dell’altro ?

  • a) Privilegio il comportamento verbale d’entrambi.
  • b) Non saprei, privilegio a seconda delle circostanze.
  • c) Attribuisco molta importanza al comportamento non verbale mio e dell’altro.

11) Di fronte ad un invito a cena che desideri, come ti comporti ?

  • a) Accetto subito.
  • b) Accetto dopo un breve indugio.
  • c) Affermo di non ricordare se ho altri impegni e che potrò confermarlo solo dopo tale riscontro.

12) Quale di questi comportamenti è un segnale di seduzione ?

  • a) Toccare i capelli
  • b) Stringere a sé le braccia
  • c) Entrare ed uscire il piede dalla scarpa

13) Quale genere di pittura preferite:

  • a) Realismo
  • b) Impressionismo
  • c) Pittura del ‘600

14) Quando incontri una persona per te potenzialmente interessante per la prima volta, dove si rivolge il tuo sguardo ?:

  • a) Alla bocca
  • b) All’intero corpo
  • c) Agli occhi

15) Qual è il colore che preferite ?

  • a) Rosso
  • b) Blu
  • c) Nero

 

I RISULTATI

 

Scegliete una risposta per ciascuna domanda e calcolate il numero di A , B e C che avete totalizzato. Poi consultate i profili

 

DOMANDA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
A A A B C C C C B A C C B C B B
B C B C A B A A A C B A C A C C
C B C A B A B B C B A B A B A A

Profilo corrispondete in base al punteggio

 

Maggioranza di A (Ottima presenza dell’arte della seduzione)

Siete in perfetta sintonia con l’arte della seduzione. Avete compreso che sedurre ed essere sedotti è un gioco alchemico che si spinge ben al di là dei luoghi comuni sulla seduzione. Infatti per voi seduzione non significa solo aspetto esteriore (bellezza, abbigliamento e quant’altro) ma è soprattutto ascolto, attesa, indugio, comportamento non verbale, emozionalità. Attenti, però, a non cercare di essere troppo seduttivi, si rischia di ottenere l’effetto opposto in quanto si perde la propria autenticità. Ed essere autentici è forse la migliore arma di seduzione che possiamo avere.

 

Maggioranza di B (Buona presenza dell’arte della seduzione)

Riuscite a essere ben equilibrati nella vostra arte della seduzione e tale equilibrio vi permette di cogliere il meglio da voi stessi e dagli altri. Questo non toglie che, a volte, secondo le circostanze, dovete farvi guidare anche da una maggiore seduzione nei vostri confronti e nei confronti dell’altro. Talvolta è necessario, soprattutto nei primi approcci, essere ‘seduttori’.

 

Maggioranza di C (Difficoltà nell’arte della seduzione)

L’arte della seduzione non è il vostro forte. Se tale mancanza è dovuta a timidezza, bassa autostima o ad un atteggiamento razionale e riflessivo, necessita di ben altro approfondimento. Ma non essere seduttivi non è un aspetto obbligatoriamente negativo. Talvolta la mancanza di aspetti seduttori si sposa con l’essere sedotti. Ed essere sedotti è un modo indiretto di sedurre.

 

La maggior parte delle persone che effettuano il test presentano una maggioranza di B vale a dire buona presenza dell’arte della seduzione. Se rientrate in questa “maggioranza”, utile è calcolare quale tipo di risposte risulta al secondo posto nel conteggio totale. Tale seconda posizione potrebbe rivelare una vostra maggiore o minore abilità nell’arte della seduzione.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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LA COPPIA ED IL GIOCO DELL’OCA

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Un uomo e una donna sedevano presso una finestra che si apriva sulla primavera. Sedevano vicini l’uno all’altra. E la donna disse: “Ti amo. Sei bello, e ricco, e indossi sempre begli abiti”.

E l’uomo disse: “Ti amo. Sei un pensiero meraviglioso, sei una cosa troppo preziosa per tenerla nella mano, sei una canzone nei miei sogni”.

Ma la donna distolse il volto, incollerita, e disse: “Lasciami, te ne prego. Non sono un pensiero, e non sono una cosa che passa nei tuoi sogni. Sono una donna. Voglio che mi desideri come moglie, come madre dei bimbi che un giorno avremo”.

E si separarono.

E l’uomo disse: “Ecco che un altro sogno si dissolve in nebbia”.

E la donna disse: “Che farsene di un uomo che mi trasforma in nebbia e sogno?” (Gibran)

 

Scopo di questo ‘Gioco dell’Oca’ applicato al singolo o alla coppia è quello di fornire una lettura diversa, attraverso il gioco, di determinari eventi.

A livello individuale o di coppia, si scrivono o si raccontano verbalmente 10 eventi significativi della propria vita individuale o di coppia.

Attraverso l’uso delle carte del gioco dell’oca viene attribuito un simbolo ad ognuno dei 10 Eventi.

Il gioco può essere effettuato anche a ritroso, vale a dire si gioca effettivamente al gioco dell’oca ed ogni qualvolta col lancio del dado si capita su un simbolo lo si collega ad un determinato evento personale e di coppia vissuto.

I Simboli sono: oche,prigione,pozzo,hotel, Ponte, labirinto e morte.

OCHE Elementi vissuti dinamici e positivi

PRIGIONE Stagnazione, impossibilità di andare avanti. Luogo o evento difficile da superare. Oppure luogo dove si è protetti dai pericoli esterni. Può rappresentare periodo di solitudine e conoscenza interiore.

POZZO Discesa senza fondo, abisso della disperazione, Ma può diventare occasione di crescita per attingere nuova acqua.

HOTEL Oasi di riposo. Una vacanza magnifica. riflessione recupero delle forze.

PONTE È un elemento di collegamento, permette di superare un ostacolo. Può avere un prezzo da pagare

LABIRINTO Luogo sconosciuto: si deve esplorare a proprio rischio. Non si trova la “strada giusta”. Tuttavia se non si cade nel panico, si trova il coraggio di fare nuove scelte e scoprire l’inatteso.

MORTE E’ la fine definitiva di qualcosa ; brutta o bella. La morte è strettamente legata alla vita : si presenta per lasciare spazio alla nascita di cose nuove.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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