IL WEB COME VEICOLO DEL TRADIMENTO
La televisione e il web come veicolo del tradimento. A quanto pare, sarebbero i vecchi e i nuovi media i principali responsabili dell’aumento delle cosiddette scappatelle, almeno stando a un recente studio della Nature Science Foundation. La NSF ha scoperto che ben il 23% degli uomini tradisce e, dato in netta crescita, lo fa anche il 19% delle donne. Quella che una volta era una prerogativa piuttosto maschile, dunque, sta diventando un costume decisamente diffuso anche tra il gentil sesso (o l’altra metà del cielo, come preferite).
Le colpe della televisione sarebbero quelle di aver rappresentato una realtà troppo lasciva, di aver insomma sdoganato il tradimento a pratica talmente comune da essere diventata ormai normale, quasi accettata verrebbe da dire. A furia di film e serie tv in cui la gente si tradisce in continuazione, è passato il messaggio sociale che il tradimento non è più una macchia, un’onta che rimane indelebile sulla propria (e sull’altrui) persona.
Per quanto riguarda il web, invece, sarebbero i social network i principali fautori del tradimento. In particolare Facebook, il social network di Mark Zuckerberg utilizzato ormai da centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. In particolare, le donne sembrano utilizzare Facebook per condividere foto e stati e per spulciare le bacheche altrui. E tra un profilo e l’altro, ecco spuntare il vecchio compagno di liceo, o magari quella vecchia fiamma che sembrava ormai dimenticata… e invece sotto alle cenere cova ancora un fuoco ardente. Secondo l’Associazione Matrimonialisti Italiani, infatti, Facebook sarebbe la causa di quattro divorzi su cinque. Un’enormità, se pensiamo che il social network di Zuckerberg è nato soltanto nel 2004, ma che la sua popolarità in Italia è esplosa soltanto negli ultimi quattro o cinque anni.
Psicologo, Psicoterapeuta
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